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Vita e opere di Giusppe Zelioli

(Caravaggio 1880, Lecco 1949)
Giuseppe Zelioli è nato a Caravaggio (Bergamo) il 13 marzo 1880 da Pietro Gaetano (1828-1910) e daTeresa Chimeri (1844-1917).
 
Il padre, organista della Basilica e del Santuario di Caravaggio, discendeva da una famiglia di musicisti. Egli era valente solista all'organo ed apprezzato compositore. È tuttora ricordato per un suo melodramma "Anna di Dovara", rappresentato a Milano, e per molte pagine polifoniche. Giuseppe Zelioli studiò alla scuola paterna e si diplomò e perfezionò in Pianoforte, Organo e Composizione. Entrò nella vita artistica giovanissimo. A soli nove anni era già organista rispettato di un borgo della "bassa" Lombardia: Casirate d'Adda.
 
Nel 1904, ventiquattrenne, partecipò con molti colleghi al Concorso per l'assegnazione dell'incarico di organista della Basilica di Lecco. Lo vinse per acclamazione. Volle che la città lariana fosse la sua sede d'elezione trascorrendovi poi tutta la sua laboriosa vita. L'attività musicale di Giuseppe Zelioli seguì vasta ed intensa; fu organista, pianista, insegnante, compositore di alte partiture polifoniche sacre e profane, di pezzi dedicati al pianoforte. Eccelse, come didatta, lasciando testi validissimi. Improvvisatore ispirato ed insuperabile all'organo, si impose continuando, con fedeltà, la tradizione dei sommi organisti dell'800.
 
Il suo primo presentarsi in pubblico avvenne in Caravaggio nel 1902 per le celebrazioni in onore di Michele Angelo Merisio, il Caravaggio; in quell'occasione scrisse un "Canto a Michelangelo" per cori, soli e due pianoforti ch'egli stesso diresse eseguendo al pianoforte. Sin da quei lontani giorni partecipò attivamente al movimento per la Riforma liturgica.
 
Giuseppe Zelioli intendeva la musica sacra e di chiesa come una delle forme più nobili di elevazione a Dio. Infatti il suo discorso musicale era un linguaggio unitario d'orazione e di confidente amore al Signore nonché la sincera espressione dei suoi sentimenti in ogni emozione della vita. Animatore dei beni dell'anima e della natura, respirava, da poeta, godendo di tali incanti.
 
La sua azione di compositore è ricchissima. Il complesso delle composizioni comprende: 13 Messe; numerosi Mottetti e Canti Sacri; 7 Opere Sacre complete; Quaderni e pezzi di concerto per pianoforte; pezzi vocali profani e strumentali: in particolare trii e quartetti. Fra le opere sacre complete sono particolarmente da ricordare: "Il Buon Pastore", in un atto e due quadri; "I Canti per la Passione di Cristo" composti nel 1921 ai quali aggiunse (1949) un mottetto -vero capolavoro -"Tenebrae factae sunt" a 4 voci; "Gli amici di Gesù" trittico di carattere delicatamente melodico; "La Resurrezione" cantata-oratorio (1923) ispirata all'inno manzoniano ed eseguita nel Cinquantenario della morte del grande romanziere. Giuseppe Zelioli, che non aveva, malgrado richiami e sollecitazioni, mai voluto allontanarsi da Lecco, vi si spense il 18 ottobre 1949.
La riproposta della sua musica cominciata negli anni '80, continua ad opera degli eredi e dell'Associazione Musicale Harmonia Gentium oltre che di numerosi musicisti italiani e stranieri che con essa arricchiscono il loro repertorio per proporlo ad un pubblico sempre più vasto.
 
Per gentile concessione degli eredi del M° Zelioli e dell'associazione musicale Harmonia Gentium, si allega partitura della Messa Solenne opera 41 del maestro.
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